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Norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza: concluso l'esame alla Camera

La Camera dei deputati ha concluso l'iter d'esame del disegno di legge n. 831, di iniziativa governativa, recante norme in materia di procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza.
Il provvedimento oltre a prevedere la procedibilità d'ufficio per tutti i reati per i quali sia contestata l'aggravante del "metodo mafioso" o della finalità di terrorismo o di eversione; modifica il Codice antimafia prevedendo la procedibilità d'ufficio anche per il reato di lesione personale, quando è commesso da persona sottoposta a una misura di prevenzione personale, fino ai tre anni successivi al termine della misura stessa. Il disegno di legge inoltre interviene sulla disciplina dell'arresto in flagranza per i delitti procedibili a querela.
Nel corso dell'esame presso la Camera sono state introdotte alcune disposizioni che modificano la
disciplina del giudizio direttissimo e quella del giudizio direttissimo nel rito monocratico, per specificare che nel caso di arresto obbligatorio in flagranza per reati procedibili a querela, il giudice deve sospendere il processo nel caso in cui manchi la querela e la convalida dell'arresto intervenga prima del termine per la proposizione della stessa.
Il disegno di legge passa ora all'esame del Senato.