Profili penali del lavoro povero: dal caporalato alla costrittività. Per un modello di organizzazione responsiva
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Ricevuto: 24 May 2024
| Accettato: 27 June 2024
| Pubblicato: 28 June 2024
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Riassunto
Il problema dello sfruttamento lavorativo si presenta in decrescenti nuance di offensività rispetto al bene della dignità della persona e dell’integrità psicofisica del lavoratore. Dal cosiddetto caporalato fino alle forme di costrittività lavorativa, che possono generare episodi di stress lavoro-correlato. Fattore comune l’attribuzione al diritto penale del compito di fornire la principale, se non esclusiva, risposta. I costi estremamente elevati di questa strategia, priva di riscontri in termini di efficienza, impongono la ricerca di soluzioni alternative. Si rivelano invece più incisive, non solo sotto il profilo della prevenzione generale e speciale, ma anche per una fruttuosa riparazione, quelle misure responsive che l’universo della compliance aziendale, attraverso un approccio multilivello e multiagenziale, è in grado di generare in modo virtuoso.
The issue of labour exploitation manifests in varying degrees of offensiveness towards the dignity of individuals and the psychophysical integrity of workers. From so-called ‘caporalato’ (forced labour) systems to forms of labour constrictiveness, which can lead to work-related stress episodes, the common factor is the reliance on criminal law as the primary, if not exclusive, response. The extremely high costs of this strategy, which lacks efficiency, necessitate the search for alternative solutions. More effective measures are found in responsive actions, not only in terms of general and specific prevention but also in achieving fruitful reparations. These measures are generated through the corporate compliance framework, utilizing a multi-level and multi-agency approach.
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