Rapina impropria e connessione teleologica
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© dell'autore 2025
Ricevuto: 07 September 2025
| Accettato: 28 October 2025
| Pubblicato: 28 October 2025
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Riassunto
Il lavoro indaga il rapporto tra la rapina impropria ex art. 628, co. 2 c.p. e l’aggravante teleologica di cui all’art. 61, n. 2 c.p., muovendo dalla qualificazione della prima come reato complesso ai sensi dell’art. 84 c.p. e dal principio di specialità. L’analisi si apre con la ricostruzione storica e sistematica della figura della rapina, dal Codice Zanardelli al Codice Rocco, evidenziando l’evoluzione del concorso di reati e del concorso apparente di norme. Segue l’esame dell’approfondimento della nozione di «violenza alla persona» (§ 6.4), chiarendo i confini tipologici della vis tipica della rapina e i limiti del suo assorbimento rispetto a condotte ulteriori lesive di beni diversi (vita, integrità fisica, libertà personale). Si esamina poi la disciplina dell’aggravante teleologica (§ 7) e il dibattito giurisprudenziale tra due orienta- menti contrapposti (§§ 8 e 8.1): il primo fondato sul principio di specialità, che esclude l’aggravante essendo la finalità strumentale già elemento tipico della rapina impropria; il secondo che ne ammette l’applicazione in presenza di un quid pluris lesivo. Nel § 8.2 si propone una soluzione sistemica che salda l’elemento finalistico della rapina impropria con il nesso consequenziale – in particolare – dell’omicidio o delle lesioni aggravati ex art. 576, n. 1 c.p., configurando un’unità normativa che consente una valutazione unitaria del disvalore dell’intero fatto naturalistico e una pena unica ad esso proporzionata. Il percorso è arricchito da una comparazione con i modelli tedesco, spagnolo e francese (§ 9) e conferma la compatibilità di aggravanti teleologiche quando la condotta violenta eccede la tipicità del reato patrimoniale. All’esito dell’indagine, si evidenzia come la rapina impropria assorbe solo la violenza tipica funzionale alla sottrazione o all’impunità; quando si realizza un reato violento ulteriore, cioè autonomo e non assorbito nella fattispecie complessa, si configura un concorso formale che può legittimare la contestazione dell’aggravante consequenziale, se rigorosamente accertata sul piano probatorio.
The paper examines the relationship between rapina impropria under Article 628, paragraph 2, of the Italian Criminal Code (c.p.) and the teleological aggravating circumstance provided for in Article 61, no. 2 c.p., starting from the classification of the former as a reato complesso pursuant to Article 84 c.p. and from the principle of lex specialis derogat legi generali. The analysis begins with a historical and systematic reconstruction of the offence of robbery, from the Codice Zanardelli to the Codice Rocco, highlighting the evolution of concurrence of offences and apparent concurrence of provisions. It then proceeds to an examination of the notion of «violence against the person» (§ 6.4), clarifying the typological boundaries of the vis tipica of robbery and the limits of its absorption with respect to further conduct infringing different legal interests (life, bodily integrity, personal liberty). The study then analyses the legal framework of the teleological aggravating circumstance (§ 7) and the case-law debate between two op- posing approaches (§§ 8 and 8.1): the first, grounded in the principle of lex specialis derogat legi gen- erali, excludes the aggravating circumstance where the instrumental purpose is already an essential ele- ment of improper robbery; the second admits its application in the presence of a quid pluris in terms of harm. In § 8.2, a systemic solution is proposed, linking the purposive element of rapina impropria with the consequential nexus—particularly in cases of homicide or aggravated bodily harm under Article 576, no. 1 c.p.—thus configuring a unitary normative construct that allows for a unified assessment of the wrongfulness (disvalore) of the entire naturalistic fact and the imposition of a single penalty proportion- ate to it. The comparison with German, Spanish, and French legal models (§ 9) confirms the compatibility of teleological aggravating circumstances when the violent conduct exceeds the typical scope of the property offence. At the conclusion of the inquiry, it is highlighted that the rapina impropria absorbs only the typical violence instrumental to the taking or to securing impunity; when an additional violent offence is committed – autonomous and not absorbed within the reato complesso – an ideal concurrence of offences arises, which may justify the application of the consequential aggravating circumstance, provided it is rigorously established on the evidentiary level.
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