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Riflessioni “a prima lettura” sul Comunicato stampa della Corte costituzionale su ergastolo ostativo e liberazione condizionale

Adelmo Manna

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 15 April 2021 | Accettato: 22 April 2021 | Pubblicato: 26 April 2021


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Riassunto

L’Autore affronta la tematica relativa ai rapporti tra ergastolo ostativo e liberazione condizionale, tenendo conto, fondamentalmente, del Comunicato stampa emesso dalla Corte costituzionale, in cui, se da un lato la Corte dichiara illegittimo l’ergastolo ostativo non esteso alla liberazione condizionale, per contrasto con gli articoli 3 e 27, co. 3, Cost., ma, allo stesso tempo, rinvia la risoluzione della questione attinente alla criminalità organizzata e ad una eventuale sua rimodulazione, al potere legislativo, fissando una nuova data dinanzi alla Corte costituzionale medesima nel mese di maggio 2022. Questo orientamento, c.d. a schema duplice, non nuovo per la Corte costituzionale, lascia, tuttavia, perplessi, non solo l’Autore, ma anche altri esponenti della dottrina e della magistratura giudicante, mentre la magistratura requirente, ai massimi gradi, si mostra, invece, favorevole ad una chiusura netta nei confronti della liberazione condizionale, per quanto riguarda i soggetti che, ex 41 bis o.p., devono scontare il c.d. ergastolo ostativo. Da qui, in conclusione, il conflitto fra due diversi modelli di diritto penale, quello “liberal-garantista”, da un lato, e quello c.d. “di lotta”, dall’altro, che rischia di scivolare verso il tanto deprecato “diritto penale del nemico”.


Reflections "at first reading" on the press release of the Constitutional Court on life imprisonment and conditional release.


The author addresses the issue relating to the relationship between life imprisonment and conditional release, basically taking into account the press release issued by the Constitutional Court, in which, on the one hand, the Court declares illegitimate the life sentence not extended to conditional release, by contrast with articles 3 and 27, paragraph 3, of the Constitution, but, at the same time, it postpones the resolution of the question relating to organized crime and its possible remodeling to the legislative power, setting a new date before the Constitutional Court itself in the month of May 2022. This orientation, cd a dual scheme, not new for the Constitutional Court, however, leaves not only the author perplexed, but also other exponents of the doctrine and the judiciary, while the prosecuting judiciary, at the highest levels, is instead favorable to a net closure with respect to the conditional release, as regards the subjects who, pursuant to 41 bis op, must serve the so-called life imprisonment. Hence, in conclusion, the conflict between two different models of criminal law, the "liberal-guarantee" one, on the one hand, and the so-called one. "Of struggle", on the other hand, which risks slipping towards the much deplorable "criminal law of the enemy".

 


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