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Significato e rilevanza della c.d. “dichiarazione integrativa” nel delitto di dichiarazione infedele (art. 4, D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74)

Michele Alesci

Archivio Penale
© dell'autore 2022
Ricevuto: 07 October 2022 | Accettato: 27 December 2022 | Pubblicato: 27 December 2022


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Riassunto

​Lo scritto affronta il tema della rilevanza della c.d. “dichiarazione integrativa” ai fini dell’integrazione del delitto di dichiarazione infedele di cui all’art. 4 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74. L’orientamento giurisprudenziale, che nega qualsiasi valore alle rettifiche operate dal contribuente in ragione della natura istantanea del reato, porta a conclusioni paradossali e ingiuste. In virtù del principio di unitarietà dell’ordinamento giuridico, che costringe ad attribuire rilevanza penale alla dichiarazione integrativa – sia “fedele” che “infedele” –, si prospetteranno i possibili inquadramenti giuridici della stessa e le ricadute sul momento consumativo del reato.


The paper looks into the matter of the significance of the so-called “integrative declaration” with the purpose of integrating the offence of unfaithful declaration (article 4, D.Lgs. 10 March 2000, n. 74). The judges’ perception, which denies any value to the amendments made by the taxpayer due to the immediate nature of the crime, leads to paradoxical and unfair conclusions. By virtue of the legal system’s principle of unity, which implies to confer criminal relevance to the integrative declaration – both “faithful” and “unfaithful” –, will be envisaged possible legal frameworks of the same and the effects on the moment when the offence was committed.


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