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Successione di leggi penali ed amministrative punitive, disposizioni transitorie e condizioni di compatibilità con il principio di irretroattività

Vincenzo Tigano

Archivio Penale
© dell'autore 2019
Ricevuto: 21 November 2019 | Accettato: 06 December 2019 | Pubblicato: 07 December 2019


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Riassunto

Il contributo prende le mosse dalla sentenza costituzionale n. 223/2018 per affrontare la questione della legittimità costituzionale delle norme transitorie introdotte da alcune leggi di depenalizzazione, in relazione alla loro compatibilità con il principio di irretroattività.

Nella prima parte, dopo aver distinto il fenomeno della successione di leggi penali nel tempo da quello della successione “impropria” di leggi penali ed amministrative punitive, si analizza come l’applicazione retroattiva delle sanzioni amministrative per punire condotte precedentemente integranti fattispecie di reato e ancora sub iudicio, possa essere conciliabile con la disciplina codicistica dell’abolitio criminis e con il principio costituzionale di irretroattività.

Nella seconda parte si indicano i criteri che andrebbero adottati in sede giudiziaria o de iure condendo per garantire che le sanzioni amministrative comminate al colpevole in via retroattiva non risultino più sfavorevoli di quelle penali precedentemente previste, prendendo come modello la disciplina dettata dall’art. 8, comma 3, del d.lgs. n. 8/2016, e sottolineandone i vantaggi e le criticità.

Infine, si mette in evidenza come la “frattura categoriale” insita nel passaggio dal diritto penale al diritto amministrativo punitivo, giustifichi la peculiarità dei regimi di diritto transitorio ma richieda anche un intervento di riforma organica da parte del legislatore.


Chronological succession of criminal and administrative-punitive laws, transitional provisions and conditions of compliance with the principle of non-retroactivity


The article starts from the analysis of the judgement no. 223/2018 of the Constitutional Court with the aim to deal with the issue of constitutional legitimacy of transitional rules introduced by some laws of decriminalization, with reference to accordance of them with the principle of non-retroactivity. 

In the first part, after having distinguished chronological succession of criminal laws from “improper” chronological succession of criminal and administrative-punitive laws, it is analyzed how retroactive application of administrative sanctions aimed at punishing behaviours previously fallen under criminal law and still sub-judgement, could be coordinated with the codicistic discipline of abolitio criminis and the constitutional principle of non-retroactivity.

In the second part the author indicates which criteria should be applied by judges and legislator in order to ensure that administrative sanctions imposed on offenders retroactively are not more unfavorable than previous penalties, by taking art. 8, par. 3, of Legislative Decree no. 8/2016 as a model and highlighting its advantages and criticisms.

Lastly it is pointed out how “category break” due to passage from criminal law to administrative-punitive law justifies peculiar transitional regimes but also needs an organic law reform.

 


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