Sulla dimensione “bilaterale” della pena nel regime differenziato del 41-bis ord. penit.: ibernazione totale degli affetti e negazione della genitorialità
Archivio Penale
© dell'autore 2020
Ricevuto: 18 September 2020
| Accettato: 25 September 2020
| Pubblicato: 28 September 2020
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Riassunto
Con il presente lavoro, l’autrice si propone di offrire una prima interpretazione a margine dell’ordinanza di rimessione alla Corte costituzionale di una duplice questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria, chiamato a decidere della tutela dei diritti soggettivi di un minorenne, figlio di un genitore (padre) recluso al regime del 41-bis ord. penit. Le criticità segnalate dal Giudice minorile riguardano l’assenza di una disciplina – anche provvisoria – che consenta l’accesso dei figli minorenni ai colloqui visivi con i genitori, sottoposti al regime differenziato, ponendo in luce numerose contraddizioni della disciplina ordinaria e di quella legata all’emergenza sanitaria da Covid-19.
On “bilateral” dimension of the punishment in the strong prison: about frozen relationships and denied parenthood
With this paper, the author proposes to offer a first interpretation about the ordinance of constitutional legitimacy raised by the Juvenile Court of Reggio Calabria, called to decide on the protection of the subjective rights of a minor, a son of a parent imprisoned in the strong prison. The critical issues reported by the Juvenile Judge concern the absence of a discipline – even provisional – that allows the access of minor children to visual interviews with their parents, even if subjected to the strong prison. The Juvenile Court highlighted numerous contradictions both of the ordinary law and of the emergency law to Covid-19.
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