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Sono utilizzabili le dichiarazioni rese in qualità di testimone dalla persona offesa che sia stata denunciata dall’imputato dello stesso reato per calunnia, in tal caso non ricorrendo, stante il diverso contesto spazio-temporale, l’ipotesi di reati commessi in danno reciproco le une delle altre per la quale sola vanno applicate le disposizioni di cui agli artt. 64, 197, 197-bis, 210 c.p.p. Una interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 371, co. 2, lett. b), impone di escluderne l’applicazione a quei reati che seppure formalmente reciproci, siano stati commessi in contesti spazio-temporali differenti.