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Un ricordo di Mario Almerighi, in rapporto al caso Palamara

Adelmo Manna

Archivio Penale
© dell'autore 2021
Ricevuto: 30 April 2021 | Accettato: 04 May 2021 | Pubblicato: 06 May 2021


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Riassunto

Nell’occasione del quarto anniversario della scomparsa del giudice Mario Almerighi l’Autore coglie l’occasione per approfondire i due diversi modi di ricoprire cariche istituzionali all’interno della magistratura. Il primo, quello deteriore, impersonato di recente dal dott. Luca Palamara, che infatti è stato espulso dalla magistratura dall’ANM ed ha un procedimento penale in corso a Perugia, anche per fatti connessi al suo ruolo istituzionale, incarna l’utilizzazione della corrente magistratuale cui si appartiene per far operare esclusivamente logiche correntizie. Il secondo, quello positivo, impersonato, ad esempio, dal Presidente Mario Almerighi, utilizza invece l’appartenenza ad una corrente magistratuale per far prevalere le proprie idee nell’ambito istituzionale. Tanto ciò è vero che, tornando al primo modello, lo stesso Luca Palamara, nel libro scritto assieme al giornalista Alessandro Sallusti, ha utilizzato, almeno a nostro giudizio, un classico escamotagedifensivo, rappresentato dalla “logica di Sistema”, nel senso che sarebbe quest’ultimo ad orientare in un senso, oppure in un altro, l‘operato della magistratura e ciò avrebbe due conseguenze, l’una quella di non fare troppo i nomi di coloro con cui lo stesso magistrato è entrato in rapporti di convenienza e la seconda, quella di una sorta di “inesigibilità” del proprio comportamento, perché, appunto, orientato in un senso o nell’altro da parte dell’impersonale “Sistema”.


A memory of Mario Almerighi, in relation to the Palamara case


On the occasion of the anniversary of the death of Judge Mario Almerighi, the Author takes the opportunity to explore the two different ways of holding institutional positions within the judiciary. The first, the worst, recently played by Dr. Luca Palamara, who in fact was expelled from the judiciary by the ANM and has a criminal case underway in Perugia, also for facts related to his institutional role, embodies the use of the judiciary current to which he belongs to exclusively operate current account. The second, the positive one, personified, for example, in President Mario Almerighi, instead uses belonging to a judicial current to make his ideas prevail in the institutional sphere. So much so that, returning to the first model, Luca Palamara himself, in the book written together with the journalist Alessandro Sallusti, used, at least in our opinion, a classic defensive ploy, represented by the logic of the system, in the sense that it would be this' last to orient the work of the judiciary in one direction or another and this would have two consequences, one not to mention too much the names of those with whom the same magistrate has entered into relations of convenience and the second that of a a sort of "irrecoverability" of one's own behavior, because, in fact, it is oriented in one direction or another by the impersonal "System".


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