Pubblicato in: Giurisprudenza di legittimità

Cass., Sez. II, 5 giugno 2020 (ud. 13 febbraio 2020), Santonastaso

Corte di cassazione

Competenza per connessione – Valutazione – Presupposti (art. 12 c.p.p.).
La competenza del giudice va attribuita facendo esclusivo riferimento alle linee fattuali contenute nell’originaria notizia di reato e alla contestazione formulata dal P.M., prescindendo da ogni valutazione di merito, in ordine alla sua fondatezza, al fine di ravvisare ipotesi di connessione.

Decreto di archiviazione – nuovi atti d’indagine – inutilizzabilità - limiti (art. 414 c.p.p.)
Nell’ipotesi di reato permanente, la sanzione di inutilizzabilità derivante dalla violazione dell’art. 414 c.p.p. colpisce solo gli atti che riguardano lo stesso fatto oggetto dell’indagine conclusa col provvedimento di archiviazione e non anche i fatti diversi o successivi, benché collegati con quelli oggetto della precedente investigazione.

Parere tecnico – nozione – limiti (art. 121 c.p.p.)
Il parere tecnico redatto da un professionista appartenente al medesimo ambito professionale del difensore dell’imputato, mediante il quale si censura ulteriormente la sentenza impugnata, assume la valenza di memoria ai sensi dell’art. 121 c.p.p., limitatamente al contenuto illustrativo delle ragioni di diritto relative ai capi e punti già enunciati con l’atto d’impugnazione.

Notizia di reato – provvedimento di iscrizione del P.M. – sindacato del giudice – casi (artt. 191, 335 c.p.p.).
La scelta del P.M. in ordine al momento in cui iscrivere la notizia di reato è sindacabile da parte del giudice del merito poiché è rilevante per il controllo sull’utilizzabilità degli atti a contenuto probatorio e, in tal senso, rientra tra le questioni deducibili in ogni stato e grado del procedimento.

Notizia di reato – provvedimento di iscrizione del P.M. – sindacato del difensore – ammissibilità (artt. 24 Cost.; 191, 335, 407, co 3, c.p.p.).
La richiesta difensiva di conoscere la cronologia delle iscrizioni nel registro di cui all’art. 335 c.p.p. attiene al diritto di difesa dell’imputato, poiché solo conoscendo il dies a quo dell’iscrizione è possibile individuare la scadenza del termine delle indagini preliminari ed eccepire l’inutilizzabilità ex art. 407, co. 3, c.p.p.