Consegna di rigore e improcedibilità sopravvenuta di reati militari, di E. della Ratta Rinaldi

La Corte di Cassazione statuisce per la prima volta l’improcedibilità penale in ragione dell’avvenuta
irrogazione, per lo stesso fatto oggetto del procedimento penale, della consegna di rigore. Essa tuttavia non muove dalla natura sostanzialmente penale della consegna di rigore ma da un principio di alternatività fra le due sanzioni, quella disciplinare e quella penale, che viene fatto valere anche nel caso in cui prima del provvedimento amministrativo vi sia stata la richiesta di procedimento penale del Comandante di Corpo. Nell’articolo vengono analizzati due profili critici della decisione, uno attinente all’apparente basarsi della decisione sull’erroneo presupposto che il reato de quo non fosse procedibile d’ufficio, l’altro attinente a profili per i quali il meccanismo operativo da essa percorso comporta non la riaffermazione dell’invocato principio di alternatività ma una sua sensibile attenuazione.

Application of the military disciplinary sanction called “consegna di rigore” with subsequent lack of entitlement to proceed for military crimes.

The Supreme Court of Cassation states for the first time the lack of entitlement to proceed as a consequence of the application, for the same fact being the object of the jurisdictional penal trial, of the disciplinary military sanction called “consegna di rigore” (delivery to the barracks). The decision doesn’t start from the premise that the delivery to the barracks has a substantial nature of penal sanction; it underlines a principle of alternativity between the two sanctions, the administrative disciplinary one on one side and the jurisdictional penal one on the other, adfirming that this principle should operate even in the case the disciplinary sanction is preceeded by a request of penal proceeding by the same authority. In the paper two critical aspects of the decision are analyzed, one concerning the fact that the motiva- tion is apparently based on the mistaken assumption that the infraction under judgement belongs to the category of infractions with conditioned entitlement to proceed, the other concerning aspects for which the logical path followed in the motivation implies, more than a reinforcement of the recalled principle of alternativity, a significant understatement of it.