Grandi flussi migratori interessano da diversi anni l’Italia in veste di Paese di arrivo, suscitando l’attenzione della popolazione, talvolta preoccupata per l’entità del fenomeno. Da ciò deriva, fra le altre cose, un clima politico acceso e spesso divisivo che ha reso discontinui gli interventi volti a disciplinare la materia. Fra le maggiori preoccupazioni che riguardano i flussi migratori vi è il controverso rapporto tra immigrazione e criminalità. Partendo dalla definizione dell’oggetto di studio, ovvero del fenomeno migratorio e dall’attenzione ad esso rivolta dal legislatore, l’obiettivo del presente studio è stato il voler approfondire i dati riguardanti i migranti e la loro presenza nelle carceri italiane, con un breve focus sulla realtà pugliese. Confrontando l’indice di criminalità dei migranti con quello degli italiani, ci si è soffermati con particolare importanza sulle differenze emerse fra stranieri regolari e irregolari. L’utilità dello studio ed il suo contributo alla disciplina risiedono nel fornire una maggior comprensione delle possibili cause che sottendono alla considerevole presenza di stranieri nelle carceri italiane, pari ad un terzo del totale dei detenuti.
Criminal law, prison and migrants
Large migratory flows have been affecting Italy for several years as a country of arrival, arousing the attention of the population, sometimes worried about the extent of the phenomenon. From this derives, among other things, a heated and often divisive political climate which has made the interventions aimed at regulating the matter discontinuous. Among the major concerns regarding migration flows is the controversial relationship between immigration and crime. Starting from the definition of the migra-tory phenomenon and from the attention paid to it by the legislator, the objective of this study was to deepen the data concerning migrants and their presence in Italian prisons, with a brief focus on the Apulian reality. Comparing the crime index of migrants with that of Italians, the present study focused with particular importance on the differences that emerged between regular and irregular foreigners. The usefulness of the study and its contribution to the discipline lie in providing a better understanding of the possible causes underlying the considerable presence of foreigners in Italian prisons, equal to one third of the total number of prisoners.
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