La Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato la violazione dell’art. 2 C.e.d.u. da parte dell’Italia non avendo essa adempiuto ai c.d. obblighi positivi che da quella norma derivano in capo agli Stati membri. In particolare, l’Italia è venuta meno all'obbligo positivo di adottare misure operative preventive per proteggere un individuo la cui vita è minacciata da atti criminali di altri.
La Corte europea dei diritti dell’uomo non ha, invece, riscontrato la violazione dell’art. 14 C.e.d.u. letto in combinato disposto con l’art. 2. C.e.d.u.
Ha condannato l’Italia al pagamento della cifra di euro 32.000 nei riguardi della ricorrente a titolo di equa soddisfazione per il danno morale subito.
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