La Corte di Strasburgo conferma il proprio orientamento secondo cui un'automatica ed indiscriminata limitazione del diritto di voto per i detenuti ("when disenfranchisement affects a group of people generally, automatically and indiscriminately, solely on the basis that they are serving a prison sentence, irrespective of the length of the sentence and irrespective of the nature or gravity of their offences and their individual circumstances") è incompatibile con l'art. 3 (Diritto a libere elezioni) del Protocollo n. 1 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo.
F.R.
