F. Camplani, Mandato d’arresto europeo e problemi di ragguaglio (tra custodia preventiva all’estero e pena da scontare in Italia)

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La flessibilità che caratterizza gli strumenti normativi di armonizzazione - quali sono sia le direttive, che (in misura ancor maggiore) le decisioni-quadro - concede ai singoli ordinamenti degli Stati membri un più o meno ampio spazio di libertà per quanto riguarda il recepimento e l’attuazione delle discipline comuni nel contesto del proprio ordinamento.


Da questo punto di vista non fa eccezione la decisione-quadro 2002/584/GAI, la quale è stata recepita dai diversi ordinamenti statali con differenze talora molto evidenti, sia per quanto riguarda aspetti di “tecnica normativa” che per quanto concerne i principi generali della direttiva ed il contenuto delle singole disposizioni.


Ciò vale anche per il principio della deducibilità della custodia cautelare sofferta all’estero in esecuzione del mandato d’arresto europeo, previsto dall’art. 26 della direttiva: infatti, in alcuni ordinamenti, analogamente...