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Si definisce chiamata in correità “l’indicazione, da parte di chi è imputato, di altra persona come responsabile, o corresponsabile, del reato a lui ascritto o di altro reato connesso”. La peculiarità di tale istituto consiste nella sua natura ibrida, che a lungo ha determinato incertezze circa il genus in cui inscriverlo. Da un lato, infatti, configurandosi come dichiarazione resa dall’imputato, l’acquisizione della chiamata di correo è regolata, sotto il profilo strutturale, dalle norme che disciplinano l’assunzione delle dichiarazioni dell’imputato. Dall’altro, da un punto di vista contenutistico è di certo più vicina all’istituto della testimonianza, avendo ad oggetto l’altrui responsabilità. Da questa incertezza traggono origine numerosi dilemmi che, nel tempo, hanno impegnato la dottrina, ma soprattutto hanno inciso sulla giurisprudenza.