La Suprema Corte di cassazione ha stabilito che: "la condizione di reciprocità, alla quale è subordinato l’intervento dello Stato estero nel procedimento di estradizione passiva, è raggiunta solo nella ipotesi in cui sia accertata la garanzia, da parte dello Stato richiedente, di una prestazione di fatto “equivalente” in favore dello Stato italiano, ossia corrispondente al contenuto “materiale” sia del modello sostanziale di condotta delittuosa per il quale è attivabile la richiesta, sia dell’evenienza procedimentale con cui si consente la partecipazione attiva da parte del rappresentante dello Stato estero".
Contenuti correlati
- Giudizio abbreviato - Cass., Sez. I, 19 settembre 2012 (ud. 23 maggio 2012), Andali
- Rinnovazione istruttoria - Cass., Sez. VI, 18 febbraio 2013 (ud. 5 febbraio 2013), Baccouche
- Mezzi di ricerca della prova - Cass., Sez. II, 21 maggio 2013 (ud. 13 febbraio 2013), Bellino, con nota di A. Serrani
- Rinnovazione istruttoria - Cass., Sez. VI, 12 aprile 2013 (ud. 26 febbraio 2013), Caboni