Il decreto di sequestro preventivo disposto a carico delle società ex art. 53 d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 finalizzato alla successiva confisca obbligatoria ex art. 19 d.lgs. 231/2001 richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni per le quali i beni suscettibili di apprensione potrebbero, nelle more del giudizio, essere modificati, dispersi, deteriorati, utilizzati o alienati, tenendo conto della tipologia dei beni presenti nel patrimonio del destinatario della confisca, senza, tuttavia, che le esigenze cautelari possano essere desunte esclusivamente dall'incapienza del patrimonio rispetto al presumibile ammontare della confisca.
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